La passione come acceleratore: la trasformazione di Pinarello

Quando il brand è importante e il prodotto è un top di gamma, migliorare il livello di servizio per aumentare il valore per il cliente è una scelta da grande eccellenza, proprio come Pinarello.

Cicli Pinarello è un’azienda nata nel 1952 grazie alla passione del ciclista professionista Nani, ovvero Giovanni Pinarello, un’eccellenza del territorio con una storia da raccontare, in cui l’amore per la bici non appartiene solo alla direzione, ma a tutte le persone che lavorano nell’impresa.

Recentemente, per questa azienda si è presentata una grande opportunità. Con l’ingresso del fondo L Catterton nella proprietà, infatti, è stato creato un piano industriale che prevedeva un nuovo team di manager, che stanno migliorando ognuno la propria area di competenza, e l’ingresso di un nuovo Amministratore Delegato, Antonio Dus, che ha da subito sposato l’idea della trasformazione intrapresa.

Accorciare i tempi per avvicinarsi al cliente

Con la crescita del movimento ambientalista e l’arrivo della pandemia, il settore della bicicletta ha vissuto un incremento della domanda che non si vedeva dai tempi della crisi petrolifera degli anni ’70. Questo ha allungato i tempi per l’evasione di qualsiasi ordine, a causa dei ritardi dei fornitori. È in un contesto provato da questi ostacoli che si inserisce la trasformazione di Pinarello.

Il cuore pulsante della lean transformation di questa azienda è il miglioramento della supply chain, grazie al contributo di Andrea Greguoldo, Supply Chain Director che si è unito alla squadra a ottobre 2020 “Il prodotto è il top di gamma, al punto che in quasi tutte le foto dei vincitori dei Giri più importanti troviamo una Pinarello, da Indurain con la Espada, passando per Tao Geoghegan con la S12, per arrivare a Ganna con la Bolide. Con un prodotto così, per migliorare abbiamo deciso di alzare il livello di servizio in modo da dare al cliente, che per noi è il dealer, ciò di cui ha davvero bisogno.”

Questa trasformazione si concentrerà sui due pilastri della supply chain di Pinarello:

  • il flusso operativo, per accorciare i tempi di attraversamento della storica fabbrica di Villorba (Treviso). Ridurre e rendere più stabile il throughput time del plant è, infatti, una delle leve per migliorare il livello di servizio. Per questo motivo, è già iniziato un progetto di lead time reduction.
  • il modello organizzativo, per passare dalla logica make-to-order, in cui la bici si inizia a costruire solo al seguito dell’arrivo di un ordine, ad una di tipo assembly-to-order, in cui si inizia l’assemblaggio dopo la ricezione della richiesta da parte del cliente.

Inoltre, è possibile arrivare ad una produzione di tipo one-piece-flow, perché 80% dei work in process nel mondo della bicicletta, come in altri settori, restano in attesa tra una fase di lavorazione e la successiva.

Altro miglioramento su cui l’azienda punta molto è l’applicazione della tecnica SMED, il cui obiettivo è la riduzione dei tempi di setup. Dal momento che in azienda difficilmente vengono verniciate due biciclette dello stesso colore di seguito, infatti, il setup delle cabine di verniciatura è estremamente importante.

L’applicazione degli standard work che permetterà la replicabilità dei processi, infine:

  • ridurrà la difettosità
  • faciliterà l’interscambio di persone e aumenterà la capacità di diventare polivalenti
  • amplierà la skill matrix della squadra

La passione del team

Attualmente il progetto sta entrando nella fase operativa, anche se le persone che lavorano quotidianamente in Pinarello sono state coinvolte già nell’analisi dello stato attuale. È stato proprio durante questa indagine che è emersa la passione delle persone che compongono l’azienda, che da subito si sono mostrate proattive, proponendo già dei miglioramenti.

Come ha raccontato Andrea Greguoldo “In Pinarello ho trovato la passione. Molti dei collaboratori, ad ogni livello, sono stati ciclisti professionisti o sono attualmente amatori. Chi entra in Pinarello viene tirato dentro da questa passione e non vede l’ora di prendere una bicicletta o di usarla.
La passione che si respira qui dentro è una marcia in più e, unita alle competenze che si trovano in azienda, può innescare e attivare quello che serve per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti.”

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