Strategy per affrontare la complessità di un mondo VUCA: il caso Morocolor

I cambiamenti repentini del mercato influenzano profondamente il modo di fare business. Mai come oggi, di fronte ad una delle più gravi emergenze sanitarie che il mondo abbia mai conosciuto, questo assunto è sotto gli occhi di tutti. Furono alcuni studenti del US Army War College, ai tempi della Guerra Fredda, a coniare l’acronimo VUCA (Volatility – Uncertainty – Complexity – Ambiguity), un termine nato per definire un contesto storico post-bellico, che sarebbe stato poi applicato al mondo del business per descrivere l’incertezza del mercato e le turbolenze che l’imprenditore deve affrontare.

Come farsi trovare pronti di fronte a scenari in continua evoluzione tipici di un mondo sempre più VUCA? Servono flessibilità e apertura mentale, innanzitutto. È necessario anche comprendere gli obiettivi che si vogliono raggiungere, analizzando in modo costante il funzionamento della propria organizzazione, il prodotto offerto e la risposta del target di riferimento. Strategy è la parola d’ordine. Come quella messa in atto con coraggio e visione da un’azienda che, accompagnata nel suo cammino da auxiell, è ora caso esemplare e fonte d’ispirazione per molti altri. Un’ulteriore tappa del viaggio nei 10 Topic delle aziende esempio nel 2020.

Morocolor, dal gesso per le scuole al mercato globale

Una storia imprenditoriale e una passione familiare che dura da più di 80 anni ed è giunta oggi alla terza generazione. È quella di Morocolor Italia Spa, azienda di Campodarsego (Padova) che produce colori e prodotti per uso didattico e artistico. Nel 1933 Camillo Moro fondò il marchio CMP, avviando la produzione di quei gessetti per lavagna entrati in tutte le scuole italiane, ma anche ceralacca, palline di terracotta e inchiostro in polvere.

Oggi Morocolor è un’azienda da 20 milioni di fatturato, che conta un centinaio di dipendenti ed esporta in 80 paesi nel mondo. Evolvendo costantemente ed ampliando la propria offerta, con la produzione di acquerelli, tempere, acrilici e pennarelli, questa organizzazione mette grande impegno nel garantire la sicurezza dei prodotti, con investimenti importanti nei test e nelle analisi di controllo.

L’impresa produce per diversi importanti marchi del settore: la buona reputazione ottenuta negli anni, grazie anche a queste produzioni a marchio privato, l’ha portata a divenire partner di uno dei più rilevanti player internazionali della distribuzione organizzata, che adotta politiche di qualità estremamente stringenti e che hanno avuto un significativo impatto sulla mentalità e sull’organizzazione aziendale.

Il presidente Marco Moro, nipote del fondatore, ha chiaro in mente il cambiamento che vuole realizzare. La sua è un’azienda familiare che si è sviluppata nel corso del tempo, sapendo riconoscere e poi cogliere le opportunità. In presenza di crescita degli utili e di clienti importanti, crede anche nella necessità di affinare la propria strategia, cercando una direzione che prepari ad affrontare al meglio le turbolenze e le incertezze del mercato.

Trasformazione dei processi e revisione del layout

Maturata la volontà di trasformare i processi di vendita, Morocolor partecipa come Impresa Champion – cioè tra quelle che hanno fatto registrare le migliori performance in fatto di fatturato, crescita e sviluppo – ai tour “Meet the Champions” organizzati da Italypost con auxiell ed altri partner. Inizia da qui il percorso, supportato da auxiell, che ha come output la completa revisione del layout aziendale e che si concentra su riduzione delle scorte e dei tempi di attraversamento, bilanciamento dei processi e internalizzazione di alcune fasi. Scelta strategica, perché grazie all’applicazione del lean system ai propri processi, l’azienda è in grado di rispondere meglio alle esigenze mutevoli della catena del valore globale in cui è inserita.

Oggi Morocolor è un’azienda con una chiara strategia che guarda al futuro, in cui i processi sono stati trasformati anche all’insegna dell’attenzione ai temi dell’ambiente. Lo testimoniano i pannelli solari per la produzione di energia elettrica montati sul tetto dello stabilimento, l’impianti di illuminazione a LED, i criteri di riutilizzo interno degli scarti di gesso e del riciclo di residui plastici. Ma non solo: nel 2019 l’impegno sul fronte della sostenibilità vale all’azienda la certificazione FSC® – Forest Stewardship Council – e l’adesione a un protocollo, tra i più importanti a livello internazionale, che fissa rigidi standard in materia di etica aziendale, sostenibilità ambientale e salute e sicurezza dei lavoratori.