La misurazione dei KPI e la digitalizzazione dei processi in una lean transformation

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Da dove partire per un miglioramento sostenibile, efficace ed efficiente, che metta l’azienda nelle condizioni di arrivare alla digitalizzazione? Il primo passo è la misurazione.

Uno degli obiettivi più conosciuti del lean system è l’eliminazione degli sprechi. Proprio questo deve essere uno dei traguardi da raggiungere prima di arrivare alla digitalizzazione.

In caso contrario, il rischio è quello di andare a digitalizzare anche gli sprechi stessi.

Eliminare gli sprechi per focalizzarsi su ciò che conta

Nel momento in cui si inizia la muda analysis, cioè l’analisi degli sprechi, si vanno a cercare tutte le attività che richiedono tempo e risorse, senza aggiungere valore, ma solamente costi. Quando si sono individuate le tipologie di sprechi, questi vengono misurati ed evidenziati, per permetterne una più facile e veloce eliminazione o, quantomeno, riduzione.

Ad esempio, se in fase di assemblaggio i materiali necessari sono molto distanti tra loro, il tempo per raggiungerli e portarli al macchinario che li unirà e quello necessario a realizzare il prodotto finito si possono misurare in secondi, minuti o ore. Se nessuno calcolerà mai questi tempi, però, non si comprenderà mai la necessità di ridurre quello legato alla sola movimentazione del materiale.

Misurare è necessario per ridurre gli sprechi

La misurazione dei dati permette ad ogni azienda di accelerare la propria trasformazione, perché fornisce informazioni utili che, senza i giusti strumenti, rischiano di essere ignorate.

Per poter iniziare a raccogliere subito i dati davvero importanti esistono numerose soluzioni. Quella scelta da auxiell è Paul, il sistema Plug&Play proposto da TechMass, che può essere collegato in modo veloce agli impianti industriali per analizzare le informazioni che saranno vitali nel corso della trasformazione.

Può sembrare superfluo parlare della centralità del dato, ma non bisogna scordare che non sempre è immediato comprendere quali processi misurare, o meglio, quali parti di un processo.

Definire i giusti KPI

Nell’ambito del miglioramento continuo, si sente spesso una delle più famose citazioni di Lord Kelvin, fisico e ingegnere del XIX secolo famoso per le numerose scoperte in diversi ambiti scientifici: “Se non si può misurare qualcosa, non si può migliorare”.

Una volta che si hanno chiari i dati di partenza, si possono stabilire i migliori KPI da monitorare per poter migliorare realmente il processo, alzando sempre di più l’asticella.

La misurazione è importante, ma sapere cosa misurare è cruciale per non generare ulteriori sprechi di tempo e informazioni. Per questo motivo, sono nati i Key Performance Indicator (KPI), parametri misurabili che esprimono la performance dei processi e si prestano a valutare il gap tra la situazione attuale ed un obiettivo da raggiungere. Questi KPI devono essere il più possibile SMART, acronimo inglese che indica le caratteristiche: specifico, misurabile, raggiungibile, rilevante e con un tempo adeguato al raggiungimento dell’obiettivo stesso.

Tu hai già iniziato a monitorare i giusti KPI per la tua azienda? Assieme a TechMass abbiamo organizzato un webinar proprio su questo argomento, stay tuned!