Italtronic: con visione industriale, investimenti e lean cresce la redditività

Una sana ambizione industriale, volta a trasformare quella che era una realtà attiva principalmente nella distribuzione in una vera propria impresa di produzione. È questa la scintilla che ha fatto da innesco al processo di lean transformation in Italtronic, azienda di Padova leader nella costruzione di contenitori professionali per l’elettronica.

Una storia che inizia nell’ottobre 2018, quando l’azienda ha cambiato compagine sociale entrando a far parte del Gruppo dell’imprenditore Alberto Baban, che ne è diventato presidente, mentre Giannandrea Pozzer ne è stato nominato amministratore delegato. Una storia che ci parla anche di redditività, ma nella logica lean: l’incremento della profitability, infatti, non è l’obiettivo primario ma la logica conseguenza di una visione industriale e di una spinta agli investimenti portate avanti con coerenza e tenacia.

L’inizio del lean journey

Nel 2019 è iniziato il lean journey, che il team di auxiell sta conducendo in forte sinergia con Martina Xausa, Supply Chain Manager di Italtronic. Un percorso che sta portando risultati straordinari in termini di efficienza e profittabilità: il fatturato, che si attestava tra i 6 e i 7 milioni nel 2018, dal 2020 ha cominciato una crescita a doppia cifra. La crescita, figlia di una forte spinta allo sviluppo commerciale grazie anche alla costituzione di una società (Italtronic Deutschland Gmbh) attiva nei Paesi DACH, è stata supportata dalla migliore organizzazione, raggiunta attraverso l’internalizzazione del processo di stampaggio di 210 stampi e la revisione totale della gestione di fornitori e terzisti, la riorganizzazione del flusso operativo e informativo con la trasformazione dei processi di offerta e ordini, l’introduzione di KPI e tecniche quali il 5S e, soprattutto, lo SMED, senza mai perdere di vista il coinvolgimento e la valorizzazione delle risorse che sono state motivate e rese protagoniste del cambiamento

«Prima dell’acquisizione, il ruolo di Italtronic era sostanzialmente quello di distributore, perché l’attività di stampaggio era affidata conto terzi – spiega Martina Xausa, Supply Chain Manager di Italtronic –. La nuova proprietà, vedendo in questa azienda importanti potenzialità, ha deciso di trasformarla in una vera e propria realtà di produzione. Abbiamo fortemente voluto il supporto di auxiell per aiutarci nel progetto di riorganizzazione necessario a introdurre le lavorazioni».

«Il primo lean project che abbiamo messo in campo in Italtronic è stato il relayout del plant aziendale e la ridefinizione della logistica interna – racconta Gabriele Solarini Paviotti, Value Delivery Manager di auxiell –. La precedente configurazione dello stabilimento non permetteva di ospitare i macchinari necessari alla lavorazione: molti spazi erano ingombrati da scaffalature per picking con volumi notevoli di semilavorati e prodotto finito, generando sprechi, in particolare un’alta percentuale di movimenti e trasporto».

I primi cantieri: relayout e gestione degli ordini

L’azione di relayout, portata avanti dal settembre al dicembre 2019, ha raggiunto risultati addirittura superiori alle aspettative: non solo si è ricavato lo spazio necessario all’installazione dei macchinari per lo stampaggio a iniezione, ma la superficie liberata è stata talmente ampia da consentire la realizzazione di uno spazio di aggregazione utile sia per il ricevimento di clienti e fornitori, sia per il relax e il tempo libero dei dipendenti – anche con la costruzione di un campo di padel –, sia per ospitare studenti nell’ambito di un progetto di sviluppo prodotto.

All’inizio del 2020 è iniziato un nuovo cantiere lean sul processo di gestione degli ordini, che ha visto l’introduzione sistematica di KPI, con l’obiettivo di incrementare il tasso di puntualità nell’evasione degli ordini. Se prima dell’attivazione della lean transformation il tasso di puntualità era di circa il 45% (2018), la media del 2020 è stata del 66% (nonostante la pandemia), raggiungendo alla fine del 2020 un valore vicino all’80%. Per ridurre il lead time si sono applicate diverse tecniche tra cui lo SMED all’attrezzaggio dei macchinari, con risultati decisamente importanti. I tempi medi di setup delle presse a iniezione e nelle macchine per la fresatura hanno subito una riduzione significativa, passando da 30 a meno di 10 minuti per un cambio di stampo standard, con un desiderio costante di migliorare. Il lead time di fornitura per alcuni prodotti è sceso fino a dimezzare i tempi di consegna e, per il 2021, l’obiettivo è quello di istituire una fast lane con consegna in pochi giorni.

L’importanza del coinvolgimento di tutti

Risultati ottenuti nonostante le difficoltà portate dall’emergenza Covid-19, che sono stati possibili grazie al coinvolgimento di tutti: oltre al forte commitment portato dal nuovo management, vi è stato un deciso investimento sulle persone impegnate a tutti i livelli in azienda. «Abbiamo lanciato la sfida del cambiamento – spiega Gabriele Solarini Paviotti –, identificando chi era più motivato a portarlo avanti e facendo maturare una squadra di persone talentuose che sono cresciute molto a livello professionale, personale e in termini di responsabilità».

Sono divenuti routine i meeting settimanali con la partecipazione di tutte le funzioni aziendali, nei quali – grazie alla definizione di precisi Kpi – si analizzano i dati di produzione e si progettano azioni correttive in modo da garantire il rispetto dei tempi di risposta ai clienti.

L’introduzione di standard, la puntualità, la riduzione del lead time e la determinazione del valore per il cliente hanno portato a un conseguente incremento della redditività. Italtronic ora è pronta a nuove sfide continuando i piani di sviluppo tecnologico nell’ottica del raggiungimento di nuovi obiettivi di crescita, guardando non ai clienti di oggi ma ai clienti di domani e ai loro bisogni.