Heijunka: come soddisfare una domanda irregolare

Se l’irregolarità è considerata come la madre di tutti gli sprechi, heijunka, ovvero il livellamento della produzione, è la chiave per soddisfare le richieste del cliente.

Quando si parla di livellamento, vengono in mente realtà dell’ambito produttivo, ma l’irregolarità è qualcosa che si verifica anche nelle organizzazioni che forniscono servizi.

Partendo dal quarto principio dell’auxiell lean system, cioè quello del collegamento alla domanda, si può capire come le aziende arrivino ad avere picchi produttivi alternati a momenti in cui le richieste diminuiscono e come questo possa portare a momenti di stress, seguiti da un accumulo di scorte che nascondono costi non indifferenti.

Gli effetti del mancato livellamento

Esistono numerose possibili conseguenze derivanti da un carente collegamento con la domanda. La sovrapproduzione e l’attesa di materiali, piuttosto che la già citata creazione di scorte sono solo alcuni di questi.

Gli effetti meno evidenti, nel breve periodo, sono quelli legati al mondo office. Quello del prodotto intangibile, infatti, sembra un ambiente in cui l’unico risultato di un’irregolarità sia un aumento dello stress per le scadenze più stringenti. Nella realtà, i documenti che si ammucchiano sulle scrivanie, a causa di ritardi o rilavorazioni di informazioni errate, creano muda di ogni tipo.

Gli esiti del mancato allineamento tra produzione e domanda diventano evidenti, nel medio-lungo periodo, in qualsiasi settore e in aziende di ogni dimensione, con differenze legate ai beni o servizi forniti.

Solitamente, la causa radice del problema risiede in una gestione di tipo push.
In altre parole, non ci si basa su quantità e tipologie di output richiesti nel presente, ma si tende a fare previsioni sulla domanda che, spesso, non possono tenere conto di variabili introdotte successivamente alla misurazione, che rischiano di portare a uno scostamento tra produzione e domanda.

Come gestire una domanda disomogenea

Quando il cliente ha dei bisogni che cambiano nel tempo, generando una domanda irregolare, la creazione di un sistema di tipo pull permette di produrre solamente ciò che viene richiesto, nel momento in cui può rispondere a una necessità.

In questo sistema le informazioni sono condivise costantemente con tutte le persone coinvolte nei processi, assicurandone una maggiore stabilità. In ottica pull, uno degli elementi chiave è il visual management (di cui abbiamo già parlato nell’articolo Il visual management) per avere sempre sotto controllo i tempi, la capacità produttiva e la saturazione.

Rendendo immediatamente fruibili le informazioni relative alle risorse impiegate, alle aspettative di produzione e alla saturazione, si ottengono numerosi effetti positivi. Dalla riduzione delle scorte, che saranno sempre coerenti con la domanda, fino a tempi di attraversamento più brevi, tutto è finalizzato alla creazione di maggiore valore per il cliente.

 

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